Più diritti per i disabili. Questo è lo slogan con cui si riempiono la bocca tutti i politici italiani.
Vi racconto in verità cosa succede da anni in Italia.
I bambini disabili hanno diritto ad un certo numero di ore, in base alla scuola che frequentano (primaria o secondaria), che non riescono a coprire tutte le ore di scuola.
Mia figlia Federica, una ragazza autistica, frequenta la seconda media e ha diritto a 18 ore settimanali con la maestra di sostegno, solo che le ore di scuola ne sono 30.
Come potrete immaginare ha molte ore scoperte e per averle dovrei fare un ricorso al TAR, il quale potrebbe costarmi dai 1000,00 ai 1500,00€. AVETE CAPITO BENE!
È pur vero che puoi farti assistere da avvocati e CAF che non ti fanno spendere un soldo, puoi trovare chi ti fa anticipare la cifra e poi ti restituisce l’intera somma.
Però il punto è un altro. Perché devo fare un ricorso per avere un diritto sacrosanto?
Perché devo fare un ricorso per avere il diritto allo studio per mia figlia?
Perché non si risolve questo problema che da anni vivono le famiglie dei bambini e ragazzi disabili?
Il diritto all’istruzione del minore disabile costituisce, infatti, un diritto fondamentale, di rango costituzionale, che va rispettato e tutelato con rigore ed effettività affinché il ragazzo possa godere del supporto necessario a garantire la soddisfazione dei propri bisogni di sviluppo, istruzione e partecipazione alla vita collettiva.