Da qualche anno per me questo giorno ha un significato diverso, il 2 Aprile è la giornata mondiale per l’autismo.
Sai cos’è l’autismo?
Sai cosa significa essere autistico?
Questo video, in 30 punti ti farà capire cos’è
L’autismo non può essere sintetizzato in 30 punti ma il video che avete appena visto vi darà sicuramente una consapevolezza maggiore su cos’è essere autistico.
Il 2 aprile è la “Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo” promossa dall’ONU nel 2007.
In tutto il mondo numerosi monumenti saranno illuminati di blu, che rappresenta il colore dell’autismo.
Il blu, colore simbolo di libertà, richiama il cielo, il mare e l’infinito, e unendo idealmente tutti i popoli della terra, li richiama a realizzare eventi di solidarietà, di divulgazione e di sostegno alle persone autistiche e alle loro famiglie.
Che cos’è l’autismo?
L’autismo è un disturbo del neuro sviluppo caratterizzato da un funzionamento mentale atipico che tende a perdurare per tutta la vita. Chi ne è affetto ha difficoltà a integrarsi nella vita sociale, a comunicare in modo adeguato con gli altri, e ha una propensione all’isolamento molto alta.
La patologia è cresciuta di 10 volte negli ultimi 40 anni e, in base ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, colpisce nel mondo almeno 1 bambino su 160.
In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi si stima che ci sia una prevalenza di circa quattro su mille bambini e che il disturbo colpisca, per ragioni ignote, i maschi 3 o 4 volte più delle femmine.
Una delle paure più frequenti nei genitori dei bambini autistici è il futuro, è non sapere come e cosa faranno da grandi. Qualche mese fa a RadioChip fu intervistato Damiano, un ragazzone di 36 anni autistico, è affetto da una forma media della sindrome di asperger, vi invito ascoltare l’intervista, alla fine avrete il cuore pieno di speranza e gioia.
Ho intitolato questo post in questo modo perchè per me, mia moglie e le mie figlie; Federica è il dono più bello che avremmo mai potuto ricevere, all’inizio, cioè quando iniziammo ad avere le primi dubbi, i primi riscontri ci assali la rabbia, lo sconforto, cercavamo le colpe dappertutto, era l’ignoranza, era la poca conoscenza di questa patologia, oggi è diverso, non dico che non ci siano difficoltà ma le viviamo in modo diverso con la consapevolezza di cos’è questa patologia e così facendo la viviamo non più come un mostro da combattere ma una ricchezza da vivere e condividere. La vedo nei sorrisi di Fede, nelle cose buffe che fa, nei suoi abbracci e carezze, nei piccoli passi e miglioramenti giornalieri. Un bambino autistico ti aiuta a vivere guardando la vita sotto un punto di vista diverso da quello che siamo abituati a fare.