Da qualche anno il 2 Aprile non è più un giorno come tutti gli altri…
È un giorno speciale, un di quei giorni a cui dedicare qualcosa di speciale, il giorno da dedicare alla consapevolezza dell’autismo.
Chi vive questa patologia come me, come noi, sa che tante cose sono state fatte ma sa anche che tanto altro ancora dev’essere fatto.
Un po di tempo fa vi raccontai della classe di mia figlia Federica, vi parlai di quanto fosse speciale, vi raccontai del “metodo” non “metodo” usato dalle sue maestre, del modo speciale che gli riservano, del modo eccezionale su come viene accolta e coccolata dai sui amici di classe.
Per questo cercai di far uscire questa storia, volevo raccontare una storia diversa da quelle che si sentono normalmente, diversa da quelle che raccontano di bambini disabili lasciati in fondo alla classe e isolati dagli altri alunni.
Volevo raccontare della classe speciale che integra, supporta ed assiste mia figlia. Ma nessun giornalista contattato ha mai voluto raccogliere questa mia testimonianza, forse non si vuole o non si può…
Io quando posso vi racconterò qualche emozione che il mio piccolo angelo ci continua a regalare.
Tutti i giorni, lascio Fede all’ingresso della scuola ed attendo che salga al primo piano da sola, poi la seguo di nascosto per vederla entrare in classe.
È un mio modo per fargli un po di terapia e renderla più autonoma.
Però venerdì scorso all’ingresso è successa una di quelle cose speciali… ha incontrato una sua amichetta di classe, la quale gli ha preso la mano ed insieme hanno fatto quelle scala…
Quell’immagine la tengo impressa nella mia mente, per voi sara un gesto semplice e banale come tanti altri, per l’amichetta anche, dev’essere così, il mondo che voglio costruire per Fede dev’essere fatto di normalità, ma consapevoli…
So che Fede potrà contare sempre sugli angeli della 4°D del 51° Circolo Oriani-Guarino di San Pietro a Patierno.